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Anatomia del Piede

 

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Il piede è il punto di appoggio di ogni passo, la base del nostro benessere, ma contemporaneamente è una parte ancora poco considerata. Sopporta il nostro peso, ci garantisce l'equilibrio sia da fermi sia nel movimento e si adatta ad ogni tipo di terreno.
Ci permette di correre, saltare, camminare, e proprio per la molteplicità delle funzioni che assolve, è un insieme abbastanza complicato. Costituito da 26 ossa che formano la struttura portante, si avvale di ben 20 diversi muscoli per muoversi e "funzionare", ognuno dei componenti ha un ruolo specifico e ben preciso.
Un piede ben formato è costituito da due archi naturali, uno longitudinale, ed uno trasversale, (VEDI FIGURA 1) garantendo un'ottimale distribuzione del peso corporeo ed una corretta deambulazione.

 

Il piede normalmente è sotto carico e subisce delle deformazioni:

In senso longitudinale tende ad allungarsi di circa 5mm.

In senso trasversale, l'avampiede si allarga di circa 12mm.

Quando il piede è sotto flessione la circonferenza della cavilgia aumenta di 2mm.

Per queste ragioni è importante che la misura del piede venga presa stando in piedi con il peso corporeo ripartito equamente sui due punti di appoggio.

Per osservare in modo corretto un'impronta plantare si deve utilizzare un podoscopio per determinare l'appoggio del piede e rilevare le eventuali instabilità. si avranno pertanto tre tipi o categorie di impronte differenti.

IMPRONTA TIPOLOGIA

Si vedrà un'impronta che riproduce la pressione del piede lasciando scoperta solamente la parte sotto l'arcata plantare.

Da notare che l'asse che unisce i malleoli con tibia / piede deve formare una retta verticale. Pur non essendo oggi una tipologia diffusissima, rappresenta la forma ideale. In questo caso non sono in genere necessari interventi di alcun tipo strutturale o invasivo sullo scarpone o sulla scarpetta.

A volte può capitare di allargare la pianta del piede per un comfort migliore, ma sono casi rari.

In questa tipologia, l'impronta evidenzia fortemente la parte non coperta dall'arco plantare. Vale a dire che il piede ha la tendenza a premere sui talloni o sull'avampiede. In casi estremi si può avere addirittura due impronte separate, tra tallone e pianta.

Si ha una posizione di supinazione con rotazione del tallone verso l'esterno e movimento simile dell'avampiede verso l'interno.

Diretta conseguenza del piede cavo è un altezza elevata del collo del piede.

Per migliorare l'appoggio èfortemente raccomandato realizzare un plantare personalizzato sul proprio piede.

In questo ultimo caso si vedrà un'impronta molto vasta, dovuta alla bassa o nulla altezza dell'arco plantare.

Si nota uno spostamento dei malleoli verso l'interno generando una pronazione con rotazione dell'avampiede verso l'esterno,

Nei casi più accentuati si avrà anche la tendena dell'osso scafoide a sporgere in modo anche notevole dal piede.

Anche in questa situazione è necessario realizzare un plantare personalizzato.

In ultima analisi si dovrà osservare il volume generale del piede per valutarne la sua reale misura ed il tipo di calzatura adatta per il tipo di piede individuato, in base a pochi e semplici parametri.

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